Il sussidio per il Grest ed Estate Ragazzi Zawadi. Il sentiero del fuoco vuole richiamare l’attenzione su di un tema affascinante e ricco di sviluppi: il dono.
In particolare con Zawadi il dono viene presentato come un elemento fondamentale per la vita di ciascuno, un’espressione di quanto c’è di più profondo e prezioso nelle persone: la loro spiritualità.
Il dono come espressione della spiritualità rappresenta, per così dire, “la quarta puntata” di una serie tematica iniziata con i precedenti sussidi di Oragiovane nei quali si mettevano in risalto alcune importanti dimensioni umane da scoprire a da valorizzare:
- con Overy abbiamo analizzato la capacità di scelta delle persone (quindi la loro libertà e il loro protagonismo);
- con Zakar ci siamo soffermati a riflettere sulla memoria e la progettualità;
- con Megalì abbiamo messo a fuoco la ricchezza e la bellezza legami tra le persone.
Ora, riflettendo sul dono, è possibile prestare attenzione ad un altro aspetto fondamentale: la vita ci è stata donata, l’abbiamo ricevuta gratuitamente; “si diventa grandi” e “si è grandi” se si mette a frutto tale dono con generosità. Proprio in questo consiste la spiritualità degli esseri umani, vale a dire ciò che veramente ci rende donne e uomini.
L’insieme dei “valori” che il dono porta con sé è estremamente ricco e ampio. Il dono, fatto o ricevuto:
- esprime ad esempio che ogni essere umano ha bisogno di essere amato e di amare, è capace di accogliere e di donare;
- dice che l’uomo non si accontenta solo di oggetti materiali o di sentimenti superficiali, ma richiede un’attenzione più profonda, “spirituale” appunto;
- rivela anche che ogni uomo ha bisogno ed è capace di interiorità e di trascendenza, di “andare oltre” se stesso e oltre le apparenze, “dentro” di sé e “dentro” le cose, “al di là” di sé e “al di là” delle cose immediate.
Prendere sul serio il dono, nei suoi vari aspetti, significa ascoltare la forte domanda di significato e di senso che emerge in ogni persona tentando di rispondere ai tanti “perché” che gli uomini si pongono da sempre.
E poi, riflettere sul dono ci aiuta a diventare persone più vere, perché con esso riscopriamo il senso dei desideri più profondi che ci abitano, il dono e il mistero che portiamo dentro di noi.
A pensarci bene, forse le persone che più sono state amate e ricordate nella storia sono quelle che sono diventate esperte… nel “dono”. Chi ha fatto dono del proprio tempo, del proprio impegno, addirittura del proprio corpo e della stessa vita, chi veramente si è messo a servizio degli altri viene ritenuto una persona speciale e straordinaria. Quelle stesse persone sono state innanzitutto capaci di riconoscere i doni ricevuti e di ringraziare. Lo stesso Gesù è diventato “speciale” per questi motivi: perché ha riconosciuto i doni ricevuti e perché ha fatto della sua vita un “dono”.
Crediamo dunque che proprio qui stia il cuore di una spiritualità che accomuna tutti gli esseri umani: la vita è un dono e va donata!
Attorno queste idee nasce il tema di Zawadi (che in lingua swahili significa proprio “dono”). In fondo il dono è un simbolo, il simbolo dell’amore: della capacità di amare e del bisogno di essere amati. Tutte le persone sanno cos’è e quanto sia bello dare e ricevere un dono, dare e ricevere amore. Forse per educare bambini e ragazzi è urgente ripartire da qui, dal “dono”.
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